di Auden Bavaro

Giornalista

LA NECESSITÀ DI VIVERE IL VERDE

La pandemia l’ha presa un po’ alla larga, ma nemmeno troppo: gli spazi in casa sono sempre più vitali, qualunque siano l’età e le abitudini di chi la vive. E uno spazio verde, seppur piccolo, è quanto mai il benvenuto. Un’oasi di pace e leggerezza, una piccola via di fuga dai problemi quotidiani, quasi un alveo pensato per rifuggire i cattivi pensieri e tenersi per sé la parte migliore, anzi quella più intima e personale. Progettare un giardino è divenuta ormai una necessità: anche se non si vive in campagna o in aree talmente grandi da potersi permettere le soluzioni più comode e smisurate, ricavare uno spazio verde all’interno della propria abitazione non è mai una cattiva idea. E non serve una metratura chissà quanto elevata: basta armarsi di fantasia e praticità, due buone qualità per rendere unico il proprio giardino fai da te.


LA PROGETTAZIONE HA LA SUA IMPORTANZA

A volerlo guardare con gli occhi di chi osserva, un piccolo giardino è anche e sopratutto un valore aggiunto per l’abitazione in cui si vive, poiché costituisce un’occasione unica per creare un angolo esterno raccolto e armonioso. Per prima cosa è necessario comprendere la tipologia dell’installazione che si andrà a realizzare, e soprattutto le dimensioni: se i metri quadrati sono limitati, mettere troppa carne al fuoco potrebbe risultare fuorviante e poco risolutivo. Il pericolo incombente è quello di riempire troppo le aree del giardino, con un effetto disordinato e di sovraffollamento.

Meglio andare sul pratico e sull’essenziale: piante e oggetti vanno disposti in ordine e nella giusta quantità, poiché solo in questo modo possono dare un senso di pace ed equilibrio. In fase di progettazione, suddividere bene le aree di intervento è certamente un consiglio utile per potersi muovere con disinvoltura, senza rischiare di caricare troppo la superficie. Anche perché lasciare un po’ di spazio tra un oggetto e l’altro è di fondamentale importanza per riuscire poi a seguire con attenzione ogni parte del giardino, poiché le piante necessitano di manutenzione ed è importante che possano es- sere raggiunte senza difficoltà, anche solo per essere innaffiate con regolarità e precisione.

L’ESEMPIO DEI GIARDINI ZEN GIAPPONESI

Ma quali sono i giardini fai da te che possono rispondere ai requisiti richiesti dagli inquilini di casa del terzo millennio.
Detto che i gusti sono sempre connessi alle esperienze personali, di sicuro la pri
ma cosa da fare è dare una sbirciata a quel che da secoli vanno facendo in estremo Oriente. In Giappone infatti la cura del verde è un qualcosa di “sacro” (non lo è nella realtà dei fatti, ma ci va tanto vicino).

La cura con la quale vengono allestiti giardini e aree dove la natura la fa da padrona è maniacale, spesso persino sorprendente. Il carattere fondante di un giardino zen è l’armonia: proprio come l’anima necessita di essere del tutto collegata al corpo e alla mente, così anche le piante installate nelle aree curate dai giapponesi in qualche modo hanno bisogno di un ordine rigoroso che possa allinearle ai canoni della natura e della scienza. Spesso l’allestimento segue precise regole che hanno un determinato significato, che può andare anche a differenziarsi a seconda delle fasi della loro crescita, rappresentando in tutto e per tutto delle metafore dell’esistenza stessa di ogni individuo.

E per renderlo ancora più armonioso utilizza pietre dalla forma regolare o arrotondata, che danno un senso di quiete e di pace, oltre a prediligere un fogliame di colore verde, quasi a volerne rimarcare il carattere vitale che lo pone subito in relazione con il mondo che lo circonda. Oltre al pino giapponese, una pianta semplice che vuole il sole e che cerca la luce per poter diffondere il suo odore e la sua bellezza all’interno della stanza, non possono mancare i colori verde scuro delle foglie delle azalee e i suoi delicati e sgargianti fiori rosa, spesso immortalati soprattutto a primavera nell’atto della fioritura.

LA VERTICALITÀ È IL FUTURO DI CHI RICERCA SPAZIO

Nel mondo occidentale, specie nelle grandi città, di spazi per poter allestire il proprio giardino di casa spesso non ce ne sono a sufficienza. Anzi, spesso non ce ne sono affatto: il secolo scorso è stato deputato in buona misura al cemento e al proliferare di palazzine in ogni donde, e come tali le strutture rifuggono l’idea di ricerca del verde e del benessere dell’uomo a contatto con la natura, piuttosto promuovendo un semplice ideale di relativa comodità e spicciola attrazione abitativa (stare in città ha i suoi vantaggi a chi ama la movida o ha bisogno di starsene vicino al proprio luogo di lavoro).

Per questo nel tempo è maturata una precisa necessità dettata da spazi sempre più angusti, tali da suggerire di sviluppare dei veri e propri giardini in verticale. Il tutto adoperando la fantasia e cercando di trarre ispirazione di aiuole o vasi di legno o di pietra, posti a mo’ di scala per riuscire così a sfruttare le pareti delle abitazioni. Chiaramente ci si può sbizzarrire con colori e tipologie di vario genere, e questo renderà ogni allestimento variegato e molto personale, creando però anche un movimento all’interno della struttura che possa in qualche modo fungere da attrazione per chi la osserva.


UNA MAREA DI MATERIALI A DISPOSIZIONE

Vasi e pietre sono elementi essenziali per dar vita a un giardino che abbia una propria personalità e sappia offrire uno spazio in armonia con il contesto. E di materiali da utilizzare ce ne sono a iosa: legno e pietra sono i più comuni, talvolta messi a contrasto l’uno con l’altro, quasi a voler rimarcare una sorta di cooperazione mirata a rendere unico lo spazio esistente. Ma possono tranquillamente coesistere anche vetro, marmo, ottone, alluminio, ceramica e qualsiasi tipologia di materiale possa essere adatto a contenere piante o arbusti.

L’armonia dell’allestimento sarà figlia anche del modo con il quale di procederà nel posizionare ogni singolo materiale all’interno dell’opera, creando atmosfere ricche di armonia e suggestione.

Le forme che possono prendere sono a loro volta molto numerose: si va da oggetti concentrici ad altri a spigolo, oppure a quadrati, rettangoli, rombi e altre soluzioni più articolate. Ma le linee possono anche essere morbide e tondeggianti, quasi a voler ricreare un allestimento più dolce e meno impattante, per certi versi persino rilassante. In quel caso una soluzione ottimale potrebbe vedere l’impiego di piante di piccole dimensioni in grado di non disturbare troppo l’occhio e non prevalere su tutto il resto. Per rendere un po’ meno “monotona” la cromaticità dell’area, è possibile spezzare l’egemonia del verde con del pietrisco o della sabbia, poste anche in modi differenti, ma tali da tracciare dei veri e propri sentieri o delimitare il confine di aree volte a far risaltare le piante al loro interno.

Nel caso di allestimenti verticali, adagiando vasi ad altezze sfalsate sarà possibiLe ottenere dei giochi di luce e di colore tesi a vivacizzare l’intero spazio, e renderlo così unico agli occhi di chi l’osserva.

È possibile ricavare uno spazio verde all’interno della propria abitazione anche se non si ha a disposizione un’elevata metratura: con un po’ di fantasia e di praticità si possono ottenere ottimi risultati.

ORDINE, OMOGENEITÀ E BUON GUSTO

Ci sono infine altri elementi in grado di esaltare la bontà di un piccolo giardino: l’acqua è uno di questi, da utilizzare a mo’ di fontana o come piccolo ruscello (avete mai sentito parlare di “angolo di paradiso”? Ecco, lo spunto prendetelo da lì). Un tocco di romanticismo non guasta mai e anche qualche bella pianta rampicante, tipo quella che scendeva dal balcone di Giulietta mentre sotto Romeo la stava guardando innamorato, è una soluzione che potrebbe tornare utile, anche perché economica e tale da non richiedere una manutenzione esasperata, buona perché adattabile ad ogni temperatura e contesto. Al di là degli elementi selezionati, l’ordine e l’omogeneità della scelta di piante, materiali e progettazione è fondamentale per offrire un quadro d’insieme in grado di colpire l’occhio, ma anche e soprattutto di aggraziarlo. Razionalizzare gli spazi, garantire equilibri e non esagerare nei complementi è essenziale per raggiungere il proprio scopo, quello cioè di ricavare an- che in spazi angusti una piccola oasi di benessere e vitalità, rigorosamente a contatto con la natura

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