Con l’arrivo delle temperature più fredde non c’è niente di meglio che accendere il camino o la stufa per creare un’atmosfera piacevole e perfetta per rilassarsi. Essi non sono solo strumenti utili per riscaldare, ma rappresentano sempre di più dei veri pezzi di design che arricchiscono gli spazi.
Il camino ha la peculiarità di diventare il punto focale dell’ambiente in cui si trova, quindi, è essenziale posizionarlo correttamente per ottenere i massimi vantaggi sia estetici che tecnologici. Non esistono regole fisse, ma diversi suggerimenti pratici basati sull’esperienza. La scelta del posizionamento del camino è spesso un tema delicato, influenzato da diversi fattori. Gli spazi disponibili non sono sempre armonici e possono presentare vincoli strutturali, come pilastri, muri portanti, impianti o camini preesistenti. Tuttavia, esistono numerosi modi semplici per trasformare questi ostacoli in elementi distintivi della casa. L’architetto svolge un ruolo fondamentale nella consulenza e nella progettazione di uno spazio dedicato all’accoglienza e alla convivialità. Il camino ha la vocazione naturale di diventare un punto di aggregazione domestico, attorno al quale si riuniscono familiari e amici. La fiamma crea un’atmosfera di calore, relax e intimità, rendendo l’ambiente più accogliente.
Per sfruttare al meglio le potenzialità del camino, è importante seguire alcune linee guida, a partire dalla sua posizione, che influenzerà il volume, l’estetica e la funzionalità, inclusi aspetti tecnici come il percorso e l’altezza della canna fumaria. Le aree più indicate per un camino sono generalmente il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina, poiché da questi punti si può riscaldare l’intera abitazione. La dimensione dell’ambiente, inoltre, condiziona la grandezza e la forma del camino.
Collocazione del camino
Posizionare un camino significa inserirlo non solo in un ambiente fisico, ma anche in un contesto sociale, dove le relazioni si articolano in modo sempre più complesso. Se il camino deve riscaldare una grande quantità di persone, la sua dimensione e la stanza che lo ospita devono essere proporzionate, mentre un camino più piccolo si adatterà meglio a un ambiente più raccolto e familiare. Posizionarlo vicino a una porta può causare correnti d’aria che portano fumo nella stanza o disturbano il comfort degli occupanti, pertanto, è fondamentale evitare zone di passaggio intenso o zone dove l’apertura di porte potrebbe influire negativamente.
Alimentazione del caminetto
Il camino ha bisogno di combustibile per poter funzionare e quello a legna è la soluzione più tradizionale. Sono tantissime le persone che amano ancora il classico camino a legna, che porta con sé il romanticismo collegato alla fiamma e il vantaggio di trovarne sul mercato dalle forme e dai design più disparati – bifacciali, angolari, di forma classica e dai design più particolari – insomma, se ne trovano per ogni gusto, anche per il cliente con le richieste più esigenti.
Il camino alimentato a pellet è sicuramente la scelta più moderna, ma anche la più intelligente; sono tantissimi, infatti, i suoi punti di forza. Prima di tutto usa il miglior biocombustibile, ovvero il pellet, che garantisce un risparmio energetico non indifferente mantenendo l’eleganza di un camino tradizionale e al contempo un riscaldamento ecologico, raggiungendo la soluzione migliore sotto ogni punto di vista. Il camino a pellet necessita della corrente elettrica per avviarsi, ed è quello più richiesto sul mercato per la sua ottimale resa termica e per le veramente basse emissioni di gas inquinanti nell’aria.
Da non dimenticare, infine, il camino in bioetanolo come soluzione di design senza grossi interventi. Il bioetanolo è alcool etilico denaturato prodotto dalla fermentazione di biomasse come prodotti e scarti vegetali. Per la produzione del bioetanolo si usano principalmente cereali, barbabietola, canna da zucchero e patate ed è quindi un prodotto naturale al 100%, rinnovabile ed ecocompatibile.