di Denny Bettelini

Maestro giardiniere EPS

IL GIARDINO SOSTENIBILE

COSA SI INTENDE E COME OTTENERLO

Le buona pratiche per gestire il proprio spazio verde con responsabilità verso l’ambiente e al massimo della sua espressione

Creare un giardino sostenibile significa utilizzare lo spazio e il terreno stesso in modo tale che venga stimolato a crescere in maniera del tutto naturale e possa così essere valorizzato. Si tratta di utilizzare tecniche di giardinaggio rispettose verso l’ambiente, che prevedono di utilizzare il meno possibile prodotti chimici.

Pratiche di sostenibilità portano a benefici a lungo termine sia dal punto di vista della salute sia dal lato finanziario.

Più avanti vediamo diversi punti che spiegano come avvicinarsi il più possibile a un giardino sostenibile, che possono essere implementati sia per la preparazione di un nuovo giardino sia se si tratta di uno spazio verde già esistente.

IL DESIGN DEL GIARDINO

In fase di progetto è buona cosa poter pianificare alcune pratiche efficienti che possano essere implementate nella gestione dello spazio. Un esempio è la conservazione dell’acqua con bacini o fosse di ritenzione, oppure la preparazione del terreno, che può essere migliorato con ammendanti per una buona e migliore tessitura del terreno. La scelta delle piante che si vogliono inserire nel progetto deve essere supportata da uno studio idoneo nel suo complesso: ad esempio sarebbe bene inserire le piante ombrose in zone già ombreggiate oppure ai piedi di nuovi altifusti.

Se ci si trova in un ambiente caldo e secco è meglio scegliere piante resistenti alla siccità. Di assoluta importanza per la vivibilità del giardino è creare zone ombrose con piante altofuste che possano far amare il proprio rifugio verde con l’attenuarsi del calore.

Questi sono alcuni esempi basilari che devono essere studiati da un professionista del mestiere.

RICREARE LE ESSENZE

Un giardino sostenibile si basa anche sul recupero delle essenze del proprio giardino. Quasi tutte le piante generano frutti, e quindi semi, che possono essere riutilizzati la primavera successiva per dare vita a nuove piante da inserire nel giardino. Che siano fiori stagionali come Tagetes, oppure ortaggi vari come pomodori o piselli oppure semi di piccoli cespugli o arbusti, una selezione di queste essenze dona nuova vita al vostro giardino.

Le piante autoctone sono più facili da coltivare e mantenere: oltre a essere più consone al clima delle nostre latitudini, si adattano anche meglio alla carenza di acqua o alle malattie crittogamiche sempre più presenti. Certo non si può pensare a un giardino con solo piante autoctone poichè ci sono tantissime varietà esistenti. La scelta di quelle resistenti alla siccità semplifica di molto la gestione del giardino, e, in generale, selezionare esemplari che necessitino meno manutenzione rende questo compito molto più facile e divertente, permettendo di godere delle bellezze del proprio angolo verde con la massima tranquillità.

Sia fiori stagionali che ortaggi offrono la possibilità di rigenerare il giardino in primavera. Optare per piante autoctone, adattate al clima locale e resilienti alla siccità, semplifica la gestione del giardino, rendendola più piacevole e meno impegnativa.

RECUPERO DEGLI ELEMENTI DEL GIARDINO

Il recupero dell’acqua tramite cisterna, come già prima anticipato, è la più frequente. Optare per dei bidoni ai piedi degli scarichi pluviali permette di recuperare una buona quantità di acqua che può essere recuperata per irrigare i vasi del proprio patio o terrazzo.

Molti architetti, in fase di licenza edilizia, prediligono inserire fin da subito la cisterna sotterranea, un lavoro che in seconda battuta risulta decisamente più caro, invasivo e impegnativo. Tale acqua convogliata in cisterna può essere inserita nell’ impianto d’irrigazione automatico che deve prevedere alcuni accorgimenti che un professionista potrà mettere in atto.

Oltre a un bene così importante come l’acqua, ci sono ulteriori elementi che possono essere recuperati per la gestione efficiente del giardino come, ad esempio il compost, grazie alla tecnica del compostaggio. Si tratta di un prodotto ottenuto dal riciclaggio di cibo e altri rifiuti organici e impiegato come fertilizzante per le essenze del giardino. È un’ottima risorsa sostenibile che, grazie alla sua tecnica di produzione, permette di ridurre il costo dello smaltimento della materia vegetale, oltre a fare risparmiare il costo di acquisto di fertilizzanti.

LA PACCIAMATURA

Spesso sminuita, la pacciamatura è, invece, una tecnica molto sostenibile per il giardino:

• Riduce o sopprime le erbacce;

• Mantiene più umido il terreno;

• Riduce il compattamento del terreno;

• Modera la temperatura del suolo;

• Previene l’erosione del terreno.

I materiali impiegati per la pacciamatura sono molteplici: ghiaietto, trucciolato di corteccia, sminuzzato di legno, paglia, foglie secche, ecc.

Anche in questo caso viene utilizzato materiale di recupero derivante da scarti vegetali, come, per esempio il legno sminuzzato derivante dalle potature.

Un’altra ottima pratica è quella di inserire insetti nel terreno: ad esempio le coccinelle si nutrono di afidi, tenendoli così lontani dalle piante. Inserire insetti e animali utili permettono di controllare i parassiti come bruchi, acari, afidi e altri senza l’ausilio di prodotti chimici.

Meglio usare prodotti e metodi sostenibili piuttosto che utilizzare prodotti chimici nel proprio giardino. Esistono sempre di più in commercio prodotti organici e sostenibili. Un grande passo in questa direzione è quello portato avanti dalla Confederazione, che sta limitando la vendita di troppi prodotti chimici con l’omologazione di ulteriori soluzioni biologiche. Il professionista del settore ne è a conoscenza e deve poter dare seguito a questa strategia.

Queste sono solo alcune pratiche per dar vita a un giardino sostenibile: il giardiniere di fiducia potrà dare maggiori dettagli o consigli per metterle in atto.

Un giardino sostenibile porta una enorme valore aggiunto al nostro clima e al territorio che dovrebbe essere agevolato in molteplici modi. ©2024


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